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551 Madison Avenue New York

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Autore: Alberto Damian
Lingua: Bilingue Italiano e Inglese
Formato: Copertina rigida, 21x18cm, 144 pagine
ISBN: 9788831403030


Le fotografie di questo libro sono state realizzate a New York tra le 12:44 e le 12:59 del 28 settembre 2017, sul marciapiede del 551 di Madison Avenue. Ho fotografato quasi tutte le persone che, in quei 15 minuti, sono passate velocemente tra me - che stavo a mezzo metro dal bordo del marciapiede - e l’edificio, tranne quelle passate mentre cambiavo la batteria della macchina fotografica. Il libro raccoglie praticamente tutti gli scatti fatti, nella loro originale sequenza cronologica.

"Questo libro, anzi questo diario, racchiude un’immagine colta in una porzione di estraneità, la ripresa di persone in cammino, corpi e volti inattivi e sconnessi, scivolati lungo una strada, sussurrando silenzi propri dell’andare, della relazione tra il corpo che si muove e il ruolo di cui la strada è investita; sia esso simbolico o simulato. Una soglia o, per meglio dire, una sorta di interzona attraverso la quale il corpo è protagonista del caso come motore invisibile degli intrecci delle nostre vite e del potere evocativo dell’immagine, capace di fare scattare le istantanee dell’immaginazione.

Attraverso il suo obiettivo fotografico, Alberto Damian sembra voler scoprire una coordinata esatta come punto di osservazione, scegliendo di lasciarsi andare ignorando il grado di latitudine nord o quello di longitudine ovest nei quali è intrappolato. Il ‘suo’ guardare, in questa avventura, è un guardare volti e genti e persone che non guardano, guarda e riprende persone che passano, da un unico luogo, un’unica frazione di tempo, e guarda senza essere guardato. Vede senza essere visto. Quello che propone, dunque, è una sorta di 'furto’: riprende l’esposizione indifesa e senza possibilità di posa di chi passa."

“Quando tutto quello che si chiama Arte fu pieno di reumatismi, il fotografo accese le mille candele della sua lampada, e la carta sensibile assorbì a poco a poco il nero ritagliato da qualche oggetto d’uso comune. Aveva inventato la forza di un tenero fresco lampo che superava in importanza tutte le costellazioni destinate ai nostri piaceri visivi.”

Tristan Tzara